Come ci cureremo domani

di Redazione Fui

In un libro brillante, Massimo Masserini spiega l’utilità delle nanotecnologie. Non è semplice immaginare le applicazioni possibili di un campo di ricerca così avanzato come quello della nanomedicina, ma questo testo introduttivo fornisce gli elementi di base per orientarsi in un settore tanto specifico quanto affascinante.

Sì, perché spesso si leggono sui giornali notizie di scoperte e di premi in settori medici innovativi ma qui troviamo le scoperte spiegate applicativamente e in maniera semplice. Ad esempio, le nanotecnologie permetteranno agli esseri umani di curarsi integrando rilevamenti corporei eseguiti da microchip presenti negli orecchini e di mettere a punto molecole che favoriranno, tra l’altro, la ricalcificazione ossea in pochi minuti, innovazioni utilissime soprattutto nella cura dei grandi anziani.

Un altro dei settori applicativi della nanomedicina nel quale è più suggestivo immaginare le prospettive è quello che riguarda la rigenerazione e la riparazione di organi e tessuti danneggiati. In questa medicina definita rigenerativa “si studia il modo di riparare, sostituire tessuti o ripristinare le funzioni organi perse a causa dell’età, di malattie, di danni o difetti congeniti”, spiega Masserini, aprendo invero le porte di un’immaginazione decisamente confortante.

Questo lavoro divulgativo ha poi una doppia utilità: da una parte, fornire uno strumento conoscitivo utile a chi vuole avvicinarsi al campo della nanomedicina, magari per intraprendere una carriera studentesca, e dall’altra, avvicinare alla ricerca scientifica un pubblico curioso di sapere verso la direzione in cui si stanno evolvendo le più moderne innovazioni in campo medico.

News

Per saperne di più

Approfondimenti, opinioni, notizie.

Agenda

Newsletter

Per restare informati sulle novità editoriali e le iniziative culturali nelle diverse aree di interesse.